
Il cotogno è uno degli alberi da frutto più antichi conosciuti all’uomo. Pare addirittura che fosse coltivato già dai Babilonesi e dai Greci, diffondendosi poi in tutta l’Asia Minore e nel Caucaso, fino ad arrivare ai Paesi del Mediterraneo, tra cui l’Italia.
Il frutto è usato soprattutto per la preparazione di confetture, gelatine, mostarde, distillati e liquori.
Si può gustare inoltre come dessert aggiungendola nelle torte o semplicemente cotta al forno.
Interessante anche l’abbinamento col gorgonzola nel risotto.
I più coraggiosi possono assaggiarla cruda, sapendo che il sapore è aspro. La condizione di limitata dolcezza della polpa non significa assenza di zuccheri, ma la loro presenza in una forma che danno l’effetto della scarsa dolcezza; con la cottura la polpa assume una dolcezza intensa, e un profumo intenso invaderà tutta la casa! L’elevato contenuto di pectina produce un veloce addensamento della confettura o della gelatina, limitando i tempi di cottura.
In epoca precedente alla diffusione dello zucchero raffinato, la confettura semisolida di cotogne era uno dei pochi cibi dolci facilmente disponibili e soprattutto ben conservabili.
Il cotogno è uno degli alberi da frutto più antichi conosciuti all’uomo. Pare addirittura che fosse coltivato già dai Babilonesi e dai Greci, diffondendosi poi in tutta l’Asia Minore e nel Caucaso, fino ad arrivare ai Paesi del Mediterraneo, tra cui l’Italia.
Il frutto è usato soprattutto per la preparazione di confetture, gelatine, mostarde, distillati e liquori.
Si può gustare inoltre come dessert aggiungendola nelle torte o semplicemente cotta al forno.
Interessante anche l’abbinamento col gorgonzola nel risotto.
I più coraggiosi possono assaggiarla cruda, sapendo che il sapore è aspro. La condizione di limitata dolcezza della polpa non significa assenza di zuccheri, ma la loro presenza in una forma che danno l’effetto della scarsa dolcezza; con la cottura la polpa assume una dolcezza intensa, e un profumo intenso invaderà tutta la casa! L’elevato contenuto di pectina produce un veloce addensamento della confettura o della gelatina, limitando i tempi di cottura.
In epoca precedente alla diffusione dello zucchero raffinato, la confettura semisolida di cotogne era uno dei pochi cibi dolci facilmente disponibili e soprattutto ben conservabili.