





Il calendario ci dice che la primavera deve ancora incominciare, ma l’orto ci dice invece che l’inverno è finito e tutt’intorno la natura è in fermento per l’arrivo della nuova stagione.
Le fave stanno mettendo fuori i fiori, come anche i primi piselli; alcune foglie di spinaci sono già buone da mangiare. Abbiamo seminato anche le cipolle, mentre l’aglio, piantato in autunno è ormai cresciuto.
Nei prossimi giorni pianteremo gli alberi di frutti antichi che abbiamo acquistato al vivaio Maioli di Reggio Emilia; stiamo preparando il terreno per le piantine di cavoli, broccoli, finocchi. Le viti sono già potate e legate, mentre nei prossimi giorni sostituiremo quelle morte a causa del “mal dell’esca”.
Nell’orto invernale sono terminate diverse varietà di radicchio, il cavolo nero e il cavolo riccio sono in fioritura (che siano buoni da mangiare i fiori?), anche la senape usata per il sovescio sta mettendo i fiori ed è quasi ora di trinciarla.
Insomma in Capolavia siamo in pieno fermento!
Il calendario ci dice che la primavera deve ancora incominciare, ma l’orto ci dice invece che l’inverno è finito e tutt’intorno la natura è in fermento per l’arrivo della nuova stagione.
Le fave stanno mettendo fuori i fiori, come anche i primi piselli; alcune foglie di spinaci sono già buone da mangiare. Abbiamo seminato anche le cipolle, mentre l’aglio, piantato in autunno è ormai cresciuto.
Nei prossimi giorni pianteremo gli alberi di frutti antichi che abbiamo acquistato al vivaio Maioli di Reggio Emilia; stiamo preparando il terreno per le piantine di cavoli, broccoli, finocchi. Le viti sono già potate e legate, mentre nei prossimi giorni sostituiremo quelle morte a causa del “mal dell’esca”.
Nell’orto invernale sono terminate diverse varietà di radicchio, il cavolo nero e il cavolo riccio sono in fioritura (che siano buoni da mangiare i fiori?), anche la senape usata per il sovescio sta mettendo i fiori ed è quasi ora di trinciarla.
Insomma in Capolavia siamo in pieno fermento!