Per il 2021 abbiamo deciso di investire le nostre risorse su due macchine molto semplici.
Uno dei nostri maggiori problemi negli anni passati era rappresentato dalla grande quantità di erbe infestanti che andavano a disturbare le nostre coltivazioni. Nell’agricoltura convenzionale normalmente si ricorre a diserbanti chimici per far fronte a questo problema. Nell’agricoltura biologica invece si adottano diverse tecniche per limitare il proliferare di queste erbe: rotazioni ben studiate, pacciamatura, false semine ecc.
Tuttavia spesso questo non basta e bisogna intervenire per togliere le erbe che competono con le piante coltivate. Per fare questo, ultimamente il mercato offre soluzioni molto costose e con tecnologie molto avanzate che prevedono addirittura l’uso di robot in grado di riconoscere e rimuovere le erbe infestanti. Sono strumenti che oltre al grande impegno economico per l’acquisto, mettono spesso l’agricoltore in una condizione di dipendenza da chi gestisce queste tecnologie.
Il nostro approccio è stato invece quello di cercare strumenti “smart” a bassa tecnologia. Strumenti che utilizzino tecnologie vecchie (e quindi ben rodate) su cui siamo in grado di intervenire autonomamente in caso di rotture, modifiche, aggiornamenti.

Per eliminare le erbe nello spazio che c’è tra le file delle nostre piante abbiamo scelto una motozappa delle Meccanica Benassi, ditta della provincia di Ferrara, quindi molto vicina a noi. La motozappa è piccola e molto semplice, ma ha una caratteristica rara tra gli strumenti di questo tipo: ha una sola ruota; questo ci consente di lavorare su file molto strette tra loro e di “risparmiare” terreno, potendo quindi coltivare molte più piante nella stessa superficie. Ha motore a benzina con consumi molto bassi perchè sviluppa una potenza di 4,8HP (pensiamo che un normale SUV arriva tranquillamente a superare i 200-250 HP).
La motozappa lavora benissimo tra le file delle piante, ma non può fare nulla per le erbe che crescono sulla fila. Problema per il quale abbiamo scelto di acquistare un sarchio manuale dotato di “finger-weeder” letteralmente delle dita di gomma che, ruotando, vanno a scalzare le piccole infestanti, lasciando intatte le piante coltivate. La velocità di lavoro rispetto alla classica zappa è estremamente più elevata e il risultato nelle nostre prime prove è ottimo.
Il lavoro in campagna è duro, specie quando le condizioni atmosferiche sono avverse, sotto il solleone o nel freddo invernale. Non siamo perciò affezionati all’immagine del contadino che si spacca la schiena per zappare a mano; siamo ben contenti che la scienza e la ricerca portino innovazioni per migliorare il nostro lavoro.
Siamo però consapevoli che spesso le nuove tecnologie intrappolano chi le usa in quanto costretto a ricorrere ad aiuti esterni per riparazioni, o migliorie; oppure sono a volte sovradimensionate per il fabbisogno di molti piccoli agricoltori. Pensiamo perciò che sia molto più conveniente non rincorrere l’ultima luccicante novità del mercato, ma cercare la giusta tecnologia per ciò che dobbiamo fare, anche se appare vecchia (ma ben collaudata!).