Nel 1923 veniva istituita in Italia con regio decreto la Festa degli alberi, poi sostituita dalla Giornata nazionale degli alberi, che ricorre il 21 novembre. Noi preferiamo la vecchia denominazione, perché una festa ha interesse collettivo e carattere gioioso! Questi sono gli aspetti a cui abbiamo mirato per la nostra prima iniziativa pubblica: la piantumazione di una siepe campestre, avvenuta domenica 20 novembre 2022.
Durante la mattinata sono giunti in Capolavia circa 40 volontari, tra cui molte famiglie con bambini. Baciati da un sole meraviglioso si sono dati subito da fare, scavando le buche, piantando gli alberelli e proteggendoli dai possibili attacchi dei roditori con un tubo di cartone sostenuto da una canna di bambù. Il lavoro è proseguito per circa tre ore, ci si è fermati solo per gioire della liberazione di due ricci adulti, curati e pienamente ristabiliti dal Centro Recupero Animali Selvatici di Polesella.
Terminata l’opera, era necessario recuperare le energie consumate, e il momento conviviale ha rifocillato e messo ancor più di buon umore tutti. Agire bene e mangiare bene è un ottimo binomio, per la salute del corpo e dello spirito, all’insegna della serena rusticità di una volta!
Chi ci ha aiutato nell’organizzazione di questa impresa?
Questo intervento fa parte del progetto Centoboschi, un’iniziativa dell’associazione Il Tarassaco con la collaborazione di WWF Rovigo, Plasticfree, Lipu, Slow Food Rovigo e Legambiente circolo di Adria Delta Po. L’obiettivo del progetto è di realizzare oasi di biodiversità per le comunità locali.
Come?
Piantando alberi! Centinaia di alberi, migliaia di alberi, ovunque ci sia la disponibilità di terreno e l’impegno a custodirli.
Nel nostro caso gli alberi non hanno assunto la forma di bosco ma di una siepe multi-specie (ligustro, acero, nocciolo, biancospino, carpino, frangola, fusaggine, melo selvatico… almeno 20 essenze diverse!), lunga circa 600 metri, divisa in due sezioni. Quella più lunga è direttamente accessibile dalla strada pubblica, e va a disegnare un bellissimo nuovo camminamento lungo il confine degli appezzamenti da noi coltivati.
A cosa serve una siepe?
Innanzitutto, gli alberi assorbono e stoccano la CO2 atmosferica, difendono dall’erosione delle sponde, agiscono da frangivento, alcuni producono polline e/o nettare fondamentale per le giovani api e gli altri insetti pronubi. Le siepi sono rifugio per la fauna selvatica e ospitano insetti, tamponano l’inquinamento causato dalle irrorazioni di agrofarmaci nei lotti adiacenti, mitigano l’inquinamento acustico (abbiamo l’autostrada A13 a poca distanza).
Oltre all’importantissima funzione ambientale, non dobbiamo tralasciare il miglioramento estetico dello spazio (la campagna limitrofa è estremamente brulla), e il contributo al benessere psicofisico dei cittadini, perché tutti potranno passeggiare lungo la siepe e goderne l’ombra, i colori, i profumi e i piccoli abitanti (insetti, uccelli, anfibi, rettili).
Se abbiamo deciso di destinare il 3% del terreno da noi gestito a prato e siepe non l’abbiamo fatto per interesse economico. Per noi l’investimento è creare un paesaggio di qualità, in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente, senza compromettere la stessa possibilità alle generazioni future.
Grazie di cuore a tutti quelli che hanno partecipato!
Il 19 novembre 2023 abbiamo replicato l’iniziativa, andando ad aggiungere metri di siepe, aiutati da numerosi amici e volontari.
Per comunicare l’iniziativa a tutti i passanti abbiamo installato una targa che illustra il progetto e i suoi benefici.
Nel 1923 veniva istituita in Italia con regio decreto la Festa degli alberi, poi sostituita dalla Giornata nazionale degli alberi, che ricorre il 21 novembre. Noi preferiamo la vecchia denominazione, perché una festa ha interesse collettivo e carattere gioioso! Questi sono gli aspetti a cui abbiamo mirato per la nostra prima iniziativa pubblica: la piantumazione di una siepe campestre, avvenuta domenica 20 novembre 2022.
Durante la mattinata sono giunti in Capolavia circa 40 volontari, tra cui molte famiglie con bambini. Baciati da un sole meraviglioso si sono dati subito da fare, scavando le buche, piantando gli alberelli e proteggendoli dai possibili attacchi dei roditori con un tubo di cartone sostenuto da una canna di bambù. Il lavoro è proseguito per circa tre ore, ci si è fermati solo per gioire della liberazione di due ricci adulti, curati e pienamente ristabiliti dal Centro Recupero Animali Selvatici di Polesella.
Terminata l’opera, era necessario recuperare le energie consumate, e il momento conviviale ha rifocillato e messo ancor più di buon umore tutti. Agire bene e mangiare bene è un ottimo binomio, per la salute del corpo e dello spirito, all’insegna della serena rusticità di una volta!
Chi ci ha aiutato nell’organizzazione di questa impresa?
Questo intervento fa parte del progetto Centoboschi, un’iniziativa dell’associazione Il Tarassaco con la collaborazione di WWF Rovigo, Plasticfree, Lipu, Slow Food Rovigo e Legambiente circolo di Adria Delta Po. L’obiettivo del progetto è di realizzare oasi di biodiversità per le comunità locali.
Come?
Piantando alberi! Centinaia di alberi, migliaia di alberi, ovunque ci sia la disponibilità di terreno e l’impegno a custodirli.
Nel nostro caso gli alberi non hanno assunto la forma di bosco ma di una siepe multi-specie (ligustro, acero, nocciolo, biancospino, carpino, frangola, fusaggine, melo selvatico… almeno 20 essenze diverse!), lunga circa 600 metri, divisa in due sezioni. Quella più lunga è direttamente accessibile dalla strada pubblica, e va a disegnare un bellissimo nuovo camminamento lungo il confine degli appezzamenti da noi coltivati.
A cosa serve una siepe?
Innanzitutto, gli alberi assorbono e stoccano la CO2 atmosferica, difendono dall’erosione delle sponde, agiscono da frangivento, alcuni producono polline e/o nettare fondamentale per le giovani api e gli altri insetti pronubi. Le siepi sono rifugio per la fauna selvatica e ospitano insetti, tamponano l’inquinamento causato dalle irrorazioni di agrofarmaci nei lotti adiacenti, mitigano l’inquinamento acustico (abbiamo l’autostrada A13 a poca distanza).
Oltre all’importantissima funzione ambientale, non dobbiamo tralasciare il miglioramento estetico dello spazio (la campagna limitrofa è estremamente brulla), e il contributo al benessere psicofisico dei cittadini, perché tutti potranno passeggiare lungo la siepe e goderne l’ombra, i colori, i profumi e i piccoli abitanti (insetti, uccelli, anfibi, rettili).
Se abbiamo deciso di destinare il 3% del terreno da noi gestito a prato e siepe non l’abbiamo fatto per interesse economico. Per noi l’investimento è creare un paesaggio di qualità, in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente, senza compromettere la stessa possibilità alle generazioni future.
Grazie di cuore a tutti quelli che hanno partecipato!
Il 19 novembre 2023 abbiamo replicato l’iniziativa, andando ad aggiungere metri di siepe, aiutati da numerosi amici e volontari.
Per comunicare l’iniziativa a tutti i passanti abbiamo installato una targa che illustra il progetto e i suoi benefici.